By Michele Carli on Thursday, 10 March 2022
Category: Gestione del lavoro

Il contratto di apprendistato per la qualificazione o riqualificazione professionale

Con il presente lavoro, dopo aver passato in rassegna l'evoluzione normativa del contratto di apprendistato senza limiti di età riservato ai soggetti percettori di ammortizzatori sociali — ivi inclusa la novella operata dalla Legge di Bilancio per l'anno 2022 - si procede ad analizzare l'istituto in argomento evidenziando i vantaggi che derivano dal suo utilizzo.

Premessa

L'origine del contratto di apprendistato è rinvenibile

"nell'ambito delle corporazioni medioevali, dalle forme di addestramento professionale presenti nelle relazioni che si instauravano tra maestro e allievo all'interno delle botteghe artigiane. Il rapporto tra maestro e allievo ruotava intorno alla possibilità per quest'ultimo di apprendere, attraverso l'affiancamento del primo, le conoscenze e le tecniche di lavorazione (il mestiere, per utilizzare un gergo ormai desueto) necessarie per divenire a sua volta un artigiano e poter aprire, nel migliore dei casi, una propria bottega. In questo rapporto di status - dunque, non contrattuale - non solo non era presente alcuna forma di retribuzione per l'allievo, ma spesso era proprio l'apprendista a versare al maestro un compenso per l'insegnamento ottenuto!".

Questo particolare contratto di lavoro ha da sempre ricoperto un ruolo cardine nel ventaglio delle tipologie contrattuali regolamentate dall'ordinamento. Principalmente rivolto alla crescita e alla formazione dei giovani lavoratori ha rappresentato, negli anni, uno strumento strategico e fondamentale per lo sviluppo delle competenze professionali di coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo del lavoro. Tale fattispecie contrattuale è definita "a causa mista", poiché, accanto al classico sinallagma contrattuale prestazione-retribuzione, caratteristica tipica della subordinazione 

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